I cartelloni che appaiono come funghi in Italia
Ultimamente in Italia appaiono come funghi numerosi cartelloni pubblicitari con la frase “La Russia non è il mio nemico”.
Una delle motivazioni che mi ha spinto ad aprire questa pagina fu l’aver visto il nastro di San Giorgio ed altri simboli propagandistici russi esposti in un tabacchino, durante una mia visita in Italia questa estate.
Dopo diverse ricerche sul proprietario dell’attività, scoprii che gestisce una pagina Facebook per diffondere propaganda filo-russa in Italia. È sposato con una cittadina russa, con cui organizza proteste contro l’invio di armi in Ucraina e manifestazioni anti-NATO, fingendosi “pacifisti”.
Ciò che è scritto su questi cartelloni è vero? Nelle immagini di questo post alcune citazioni ed esempi da esponenti dello Stato russo per capire se la Russia è veramente amica dell’Italia.
La prima fonte che contraddice tale affermazione arriva direttamente dallo Stato russo, che a Febbraio 2022 ha stilato una lista di paesi ad esso ostili, che include anche l’Italia. Nel 2024 la Russia ha inserito l’Italia nella lista di nazioni immorali che “impongono quadri ideologici neoliberisti che contraddicono i valori morali e spirituali russi”.
Dall’inizio del conflitto si sono contate più di 200 menzioni sull’uso delle armi nucleari contro le nazioni occidentali da parte di esponenti politici russi.
Numerose le minacce di uso dell’atomica da parte dell’ex presidente russo Medvedev, i cui deliri possono essere letti nella sua pagina su X (Twitter). Lo stesso Putin ha minacciato l’Occidente in più occasioni. Minacce e linee rosse che lasciano il tempo che trovano.
Oltre alle semplici minacce, la Russia ha intrapreso azioni di guerra ibrida verso l’Italia, l’Europa ed il mondo Occidentale in generale. Azioni che includono attacchi informatici, interferenze nelle elezioni politiche, l’uso della migrazione al confine bielorusso come strumento di destabilizzazione e molto altro.






