Gli allarmi aerei

Il suono con cui gli ucraini convivono da più di due anni

Un suono costante, dal 24 Febbraio 2022, è quello della sirena dell’allarme, per i raid aerei da parte dei droni iraniani “Shahed” ed i missili balistici. Ci si fa l’abitudine, ma rimane comunque un suono inquietamente. Oltre alla sirena, ci sono alcuni gruppi di telegram che, ad ogni allarme, avvisano con una notifica di cosa si tratta, in quali regioni e verso dove sono diretti i droni. Inoltre, nel sito https://alerts.in.ua/en c’è una mappa interattiva in cui si può controllare in tempo reale in quali regioni c’è l’allarme, oltre ad altre informazioni, come le ore totali di allarme in un determinato periodo. Ad esempio, nella regione di Chernihiv, dove vivo, nell’ultimo mese ci sono stati 7 giorni e 17 ore totali di allarme.

Cosa comportano questi allarmi?

Le giornate in cui non ci sono allarmi sono più uniche che rare, ma cosa cambia di preciso durante questi periodi? I gruppi Telegram consigliano sempre di mettersi al riparo fino alla cessazione dell’allarme, ma nella piccole e medie città non ci sono dei veri rifugi come a Kyiv, dove le stazioni della metropolitana hanno tale funzione. Nelle piccole città come quella in cui vivo, il rischio resta comunque molto minore – pur non essendoci dei veri rifugi antiaerei – rispetto a quello di Kyiv e altre grandi città, che sono gli obiettivi primari degli attacchi. Attacchi che avvengono sia su strutture militari che civili.

Come già accennato, a Kyiv, i principali rifugi sono le stazioni della metropolitana, sparse per tutta la città, più o meno profonde. La stazione di Arsenalna è la più profonda al mondo, ben 105,5 metri dalla superficie. Altri rifugi possono trovarsi nei seminterrati degli hotel, delle scuole, dei centri commerciali e di altri edifici. In assenza di un luogo adatto, è consigliato restare in casa lontano dalle finestre, possibilmente separati dall’estero da almeno due pareti. 

Gli allarmi sono diventati la quotidianità per gli ucraini, tanto che in molti li ignorano e non si recano in un rifugio o al chiuso. Inoltre, tramite i gruppi Telegram, si può sapere se si tratta di una minaccia balistica, oppure qualcosa di meno pericoloso, come un drone di ricognizione. In quest’ultimo caso in pochi decidono di mettersi al riparo. Molti allarmi iniziano già quando gli aerei russi decollano, e ancora non si sa se lanceranno missili o meno.

Pure io e mia moglie, quando ci rechiamo a Kyiv qualche volta gli ignoriamo. Il giorno in cui venne attaccato l’ospedale pediatrico Okhmatdyt ci trovavamo ad un distretto di distanza. Quando i sistemi di difesa ed in seguito i missili esplosero, sentimmo le finestre dei palazzi vicini vibrare e corremmo, insieme ad altre persone impanicate, verso la stazione della metro più vicina, a 15 minuti a piedi, dove trascorremmo il resto del pomeriggio perché ci furono altri allarmi.

Da quando la regione di Chernihiv è stata liberata, non siamo più scesi nel piccolo scantinato, in cui abbiamo trascorso parecchie ore a Febbraio e Marzo del 2022. Ora è semplicemente una stanza adibita al deposito di patate e conserve varie.

Qui sotto, un esempio di mappa dal sito alerts.in.ua. Le zone rosse indicano le regioni che sono sotto minaccia di un attacco aereo in quel determinato momento. La tonalità del colore indica da quanto tempo è attivo l’allarme, se il colore è chiaro, ciò indica che l’allarme è più recente. La regione di Luhansk ha il colore più scuro in quanto l’allarme prosegue ininterrottamente da più di 900 giorni.

 
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Qui sotto, un’altra mappa che mostra la durata totale sotto allarme in tutte le regioni ucraine. Nella regione di Chernihiv, dove vivo, ci sono stati 79 giorni e 11 ore sotto allarme.

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Le restrizioni durante l'allarme

Cosa cambia di specifico durante l’allarme aereo, a parte il pericolo e il consiglio di recarsi al rifugio più vicino?

Per prima cosa, gli spazi aperti al pubblico, come centri commerciali, ristoranti, cinema e altri luoghi di intrattenimento vengono chiusi e sgomberati. Quindi una persona che sta guardano un film al cinema o pranzando al ristorante, è costretta ad andarsene senza poter finire ciò che stava facendo.

Alcuni servizi di trasporto pubblico si fermano. Le banche, gli uffici postali ed altri servizi pubblici sospendono le attività fino alla cessazione del pericolo. Stessa cosa per aziende private e scuole, dove i bambini vengono portati in rifugio, in genere nei sotterranei della scuola.

Tutto ciò, oltre a causare disagi al singolo individuo, danneggia l’economia del paese. Nonostante ciò, molti negozi e uffici postali continuano a rimanere aperti durante gli allarmi, soprattutto nelle piccole e medie città, in quanto lunghi periodi di chiusura sono insostenibili per molte aziende.

 

L'importanza di sostenere l'Ucraina

La necessità di fornire supporto militare all’Ucraina, sia per motivi di difesa che offensivi – l’invasore russo non lascerà mai le aree occupate di propria volontà – non può essere sottovalutata. Ogni sistema di difesa aerea rappresenta una vita che può essere salvata e un attacco che può essere sventato. L’invio di armi e sistemi di difesa, in particolare contro minacce aeree come droni e missili balistici, aiuta a proteggere la popolazione civile e le infrastrutture critiche. 

Inoltre, sostenere militarmente l’Ucraina è fondamentale non solo per la sicurezza del paese stesso, ma anche per la stabilità dell’Europa e per difendere i principi di sovranità e libertà. Ogni aiuto contribuisce a rafforzare la resistenza del popolo ucraino contro un’aggressione ingiustificata.

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